cuore

Ogni individuo è circondato da un campo elettromagnetico misurabile, frutto della combinazione di quelli generati dal cuore, dal cervello e dagli altri sistemi elettrici del corpo.  Il campo elettromagnetico generato dal cuore è di gran lunga il più potente, ha un’ampiezza da 40 a 60 volte superiore a quello del cervello; mentre quello magnetico è all’incirca 5000 volte più forte del campo generato a livello cerebrale (McCraty 2004). I ricercatori hanno scoperto che il cuore trasmette informazioni attraverso le pulsazioni del suo campo elettromagnetico, non diversamente da come fanno i telefoni cellulari o le stazioni radio. Esso pulsa secondo una schema ritmico che riflette le emozioni che si stanno provando. Se si tratta, per esempio, di frustrazione o ansia, il ritmo assume uno schema incoerente, mentre se si prova un sentimento di apprezzamento si configura secondo uno schema più coerente.  In questo modo, lo stato emotivo viene trasmesso all’ambiente circostante, influendo anche sulle persone attorno. Normalmente riceviamo moltissime informazioni di questo tipo senza rendercene conto. Mentre il campo elettromagnetico del cervello si estende a non più di alcuni centimetri dal cranio infatti, quello del cuore è stato misurato a oltre tre metri, e probabilmente copre un’area ancora superiore. Questo significa che si può essere fortemente influenzati dalle energie elettromagnetiche emanate dal cuore altrui. 

Quando è la mente a dominare la percezione, la vita appare come una serie di attività rigorosamente pianificate dove il cuore non può intromettersi. Ciò dà origine a un deficit di coerenza, armonia e appagamento, perché la presenza del cuore è insufficiente a bilanciare lo strapotere della mente. E il corpo sofferente si deteriora. L’ascolto interiore, la conseguente coerenza e la creatività che ne derivano, sono una meravigliosa cura al malessere di vivere.