Le antiche culture hanno tutte in comune tra loro un profondo legame con la natura, nonché un autentico rispetto per essa e la sua millenaria saggezza. La natura è presente in ogni dove e in ogni cosa per cui anche negli esseri viventi. Spesso avrete sentito utilizzare l’espressione “nel macrocosmo c’è il microcosmo, e nel microcosmo c’è il macrocosmo”. Tale espressione è spiegata in modo ampio soprattutto dalla medicina tradizionale cinese, i cui principi sono alla base dell’agopuntura, delle tecniche riflesse, e di tutte le discipline energetiche. Ma che cosa significa nella pratica?

In realtà si tratta di un tema secondo me davvero affascinante ed anche molto pratico e reale, in quanto ci mostra come siamo tutti fatti della stessa sostanza, e che la natura che ci circonda e che cambia, si riflette in noi, e noi ci possiamo riflettere in essa, esattamente come in uno specchio. Tutto ha dei cicli e delle caratteristiche specifiche, ma allo stesso tempo ogni aspetto è complementare al resto ed è sempre in movimento dinamico ed in fase di modifica. Nulla è statico. Anche nel nostro organismo valgono gli stessi princìpi: l’uomo è collocato tra cielo e terra e riassume in se stesso tali energie cosmiche, e conoscere ciò aiuta a vedere ogni cosa con occhi diversi.

Esistono in natura degli elementi fondamentali: il fuoco, la terra, l’acqua, il metallo ed il legno (ogni cultura poi individua dei nomi differenti per riferirsi a medesimi aspetti energetici), ed essi sono individuabili anche all’interno dell’essere umano dove manifestano peculiari corrispondenze sia sul piano fisico (nelle funzione degli organi) che su quello sottile (pensieri ed emozioni). Questi gruppi energetici chiamati anche Logge per esempio, interagiscono tra loro continuamente mediante dei flussi energetici i quali creano dei cicli che si ripetono giornalmente. Nel momento in cui il flusso non passa correttamente in alcune aree si può intervenire con tecniche differenti per riequilibrare la situazione e dare avvio ad un miglioramento, come spiegato nell’articolo sul concetto di riflesso o di autoguarigione. I vari sintomi che si possono manifestare, l’area e il tessuto interessato, esprimono informazioni sulla loggia in disequilibrio, e ciò aiuta nella scelta della tecnica manuale e dei rimedi necessari alla risoluzione del problema. Altro fatto da specificare è che ognuno di noi ha una sua costituzione, nonostante tutti apparteniamo evidentemente principalmente ad alcune categorie piuttosto che ad altre, ogni organismo è di per se unico ed irripetibile, e gli elementi in lui hanno una esclusiva combinazione. Da ciò si evince che saranno per conseguenza anche presenti maggiormente determinati aspetti invece di altri. Ad esempio avrete notato come alcune persone siano tendenti alla rabbia se incontrano una difficoltà, altre invece alla tristezza e alla malinconia oppure all’eccesso di pensiero, inoltre alcune hanno la tendenza a fare moltissimo e in velocità, altre invece a stancarsi subito e a trovare tutto molto faticoso.. siamo tutti differenti e per questo anche le tecniche e le modalità, le tempistiche ed i rimedi da utilizzare, saranno diversi.

Concludiamo con una semplice descrizione delle logge energetiche in medicina cinese per arricchire il bagaglio di informazioni sulle medicine naturali. Esse sono cinque e come anticipato influenzano in modo specifico il lavoro di determinati organi/visceri e dei rispettivi aspetti sottili (pensieri/emozioni) e tra loro si generano e si controllano attraverso dei cicli che permettono di mantenere l’equilibrio del sistema. La Logga Legno si occupa di fegato e vescica biliare, la Loggia Fuoco di cuore e intestino tenue,la  Loggia Terra di milza pancreas e stomaco, la Loggia Metallo di polmone e intestino crasso e la Loggia Acqua di rene e vescica. Ogni Loggia dà informazioni all’energia dell’organismo (Qi) e al sangue (Xuè), influenza un particolare aspetto psichico (Legno-rabbia,Fuoco-gioia,Terra-riflessione,Metallo-tristezza,Acqua-paura), governa uno specifico organo di senso e possiede una facoltà intellettiva e sentimentale precisa. Inoltre ciascun sapore e clima interferiscono preferenzialmente con una Loggia piuttosto che con un’altra. La natura dei cibi poi (ad esempio calda, fredda, neutra, umida, rossa..) nutre o deprime le attività di ciascuna Loggia. Ecco perché attraverso l’alimentazione e l’uso delle piante si può favorire un processo o un altro.

La visione cinese perciò è una visione dinamica, la materia è per essa condensazione di energia e ed esse trapassano continuamente tra l’una e l’altra. Non vi è mai quindi materia senza energia, né energia senza alcuna materia ed esse sono sempre dinamiche ed inversamente proporzionali. La materia più fredda e terrestre è chiamata Yin, e quella più dinamica e celeste Yang.