“Una preghiera che chiede a Dio di agire presume che Egli sia in grado di farlo, purché decida di esaudire la nostra richiesta, e parte dal presupposto che noi non possiamo fare altro che chiedere. Secondo l’altra forma di preghiera invece Dio è ben disposto, ma ha definito le leggi dell’esistenza umana in modo che l’accettazione o meno della nostra supplica dipenda dalla nostra eventuale certezza che ciò che desideriamo stia per accadere. Di conseguenza, la nostra preghiera dev’essere un’affermazione che esprime questa fede. E dallo studio è emerso che proprio questo tipo di preghiera è più efficace. 

(..) Tutte le grandi preghiere della Bibbia sono affermazioni, e non richieste. (..)E se noi ci crediamo, animati dalla fede, le facciamo succedere davvero.

(..) Alcuni scienziati ritengono che queste scoperte possano implicare anche qualcos’altro, nuove informazioni che hanno un profondo significato per ogni essere vivente. Secondo loro, se sono davvero le nostre aspettative, le nostre supposizioni colme di fede a far davvero funzionare le preghiere, significa che ognuno di noi diffonde la forza della sua energia-preghiera nel mondo, anche se in maniera inconsapevole. Lei si rende conto di quanto tutto ciò sia vero?”

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da “L’Undicesima Illuminazione” di J. Redfield